Padre ostaggi Hamas: “Mi sento abbandonato dal governo israeliano”
“Se non agirete, verranno da voi. Uccideranno anche in Europa”
(Roma). “Mia figlia Maya mi ha chiamato dal rave, gridava e ho sentito quanto avesse paura. Mi diceva che c’era qualcuno lì che le stava sparando. Vieni ad aiutarmi papà. Ti amo moltissimo. Sono morta. Questa è l’ultima volta che sentito mia figlia. Ho subito preso la macchina e ho cercato di raggiungerla ma la polizia non mi ha fatto entrare perché c’era un inferno. Ho visto mio figlio Itay in un video ammanettato su un pick-up, era vivo. Alcuni giorni dopo l’esercito ci ha detto i nostri figli erano stati rapiti da Hamas. Poi non ho avuto più notizie. Se mi sento abbandonato dal mio governo? Sì, perché nessuno ci ha più contattato e io ho molte domande senza risposte. Non ho nulla da dire ad Hamas voglio solo rivedere i miei figli al più presto. Mi rivolgo a tutti i governi d’Europa: guardate cosa è successo in Israele con Hamas. Se non agite, verranno da voi e uccideranno”. Queste le parole di Ilan Regev, a Roma con una delegazione israeliana di parenti delle vittime e di ostaggi di Hamas. (Fabrizio Rostelli/alanews)
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