Papa Francesco, Padre Schettini: “Fedele al carisma gesuita e vicina agli ultimi”
Il direttore dell’Istituto Sociale di Torino: “Ha incarnato la missione dei gesuiti. Lascia una Chiesa in cammino, aperta al mondo e agli esclusi”
Cronaca (Torino). “Papa Francesco ha incarnato il carisma della Compagnia di Gesù aprendo una Chiesa in uscita, capace di raggiungere le periferie geografiche ed esistenziali del mondo, e dialogare anche con i più lontani dalla fede”. A dirlo è Padre Angelo Schettini, vicepresidente della Fondazione Gesuiti Educazione, Superiore della comunità di San Saba e direttore dell’Istituto Sociale di Torino, liceo dei Gesuiti, ricordando l’eredità lasciata dal primo Papa latinoamericano e primo gesuita a guidare la Chiesa. “Il suo pontificato – spiega Padre Schettini – è stato segnato dalla vicinanza agli ultimi, in continuità con la scelta preferenziale per i poveri fatta dai gesuiti nel postconcilio. Francesco ha desiderato una Chiesa povera per i poveri, capace di accompagnare e servire, come insegna Sant’Ignazio. Anche la sua origine argentina e la semplicità della sua famiglia di emigrati piemontesi lo hanno reso sensibile al dolore e alla speranza della gente comune”. Padre Schettini sottolinea il carattere “rivoluzionario” della sua elezione: “Per secoli si diceva che un gesuita non sarebbe mai potuto diventare Papa, perché esisteva già il cosiddetto Papa nero. Francesco ha osato anche nel nome, richiamandosi a San Francesco d’Assisi. Ha lasciato una Chiesa in cammino, che non si ferma ai risultati, ma continua il processo di riforma, seguendo lo Spirito”.
(Sebastiana Risso/alanews)

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