Pisa, sit-in di studenti e associazioni al ministero dell’Istruzione per il diritto a manifestare
“Manganelli fallimento dello Stato, invece del dialogo si vuole perseguire linea repressiva”
(Roma). “Oggi tanti ragazzi e tante ragazze decidono di manifestare in piazza ad affermare il proprio pensiero, e anche di fronte una rappresentazione dei ragazzi identificati sempre come non interessati della politica, una parola sarebbe servita anche ad evitare che la situazione non fosse adeguatamente considerata. Con questo presidio oggi vogliamo rivendicare non solo il diritto alla manifestazione ma esprimere anche una partecipazione politica e credo che il governo se ne dovrebbe fare carico”. Così Gianna Fracassi, segretario generale Flc Cgil. “Per il corpo studentesco i manganelli di Pisa e Firenze sono un fallimento dello Stato. Piuttosto di un dialogo con i giovani il governo sceglie di seguire una linea repressiva”. Così Paolo Notarnicola, coordinatore nazionale Rete studenti Medi. “Si sta creando è un clima di paura, noi non abbiamo paura e le piazze continueremo ad occuparle e non saranno le manganellate a fermarci”. Così Camilla Piredda, coordinatore Unione degli Universitari. (Marco Vesperini/alanews)
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