Prato, 22enne morta in fabbrica. La madre: “Amava la vita”
Il racconto di Emma Mazzarro : “Nessun rancore. Ora penso al suo bimbo”
CRONACA (Pistoia). A pochi giorni dalla festa del lavoro, in una fabbrica tessile si è consumata una tragica morte in provincia di Prato, a Montemurlo, dove lavorava la ventiduenne Luana D’Orazio, originaria di Pistoia, dove viveva con la famiglia nella frazione Le Querci. Il ricordo della madre Emma Marrazzo: “Era mia figlia che aveva voglia di vivere. Lavorava lì da circa 2 anni. Non mi ha mai parlato di un lavoro pericoloso, stancante sì. La datrice di lavoro mi ha detto che un giorno mi farà vedere la macchina dove lavorava mia figlia. Non ho rancore verso nessuno. Il bimbo di mia figlia, Alessio, è sempre cresciuto con me, mia figlia lavorava già da quando lui aveva 6 mesi. Il padre del bambino non l’ho mai sentito, abbiamo un affidamento esclusivo, non ha rispettato le regole, non si è mai fatto vedere, mai se ne è interessato. Lavorava per crearsi la sua dipendenza, si voleva pagare questa macchina, prendeva uno stipendio da apprendistato. Amava cantare, ballare, sapeva tutte le canzoni. I suoi amici la chiamavano mangianastri. Faceva il professionale, poi al terzo anno si è ritirata e ha conosciuto il padre del bambino”. (Emanuele De Lucia/alanews)
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