Rapido 904. A 40 anni dalla strage, un soccorritore: “Rivivo questa tragedia ogni giorno”
Giuseppe Facchini: “C’era fumo, di tutto di più, la paura della gente”
Cronaca (San Benedetto Val di Sambro). Nella stazione di San Benedetto Val di Sambro quel treno Rapido 904 non arrivò mai, esplose qualche chilometro prima nella galleria sotto l’appennino romagnolo il 23 dicembre 1984. Anche oggi si sono ricordate le 16 vittime e i 267 feriti. Alla cerimonia ha partecipato anche il Comune di Bologna nella rappresentanza dell’assessore all’Ambiente Anna Lisa Boni, Erico Di Stasi della città metropolitana di Bologna e tutti i Comuni limitrofi con San Benedetto Val di Sambro. La lettura di alcune riflessioni del consiglio comunale dei ragazzi e poi la benedizione della corona d’alloro in onore ai caduti di quella strage. Uno dei primi soccorritori, Giuseppe Facchini: “Sono stato il secondo ferroviere che è entrato in servizio quella sera. Sono entrato per caso perché stavo passando con la macchina e ho visto l’autombulanza avvicinarsi. Sono andato a vedere cosa era successo. Si comincia cercando di entrare col carrello. C’era fumo, di tutto di più. Ho cominciato a portar fuori i feriti”. (Emanuele De Lucia/alanews)
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