Rastrellamento di Roma, in Campidoglio una mostra ricorda coloro che furono deportati
“La cultura è l’unico strumento che abbiamo per contrastare questi avvenimenti”
(Roma). 1022 persone furono deportate in tutta la città di Roma il 16 ottobre 1943. Solo sedici di loro torneranno nelle proprie case. “Abbiamo scelto di raccontare storie di persone non tornare, ‘i sommersi. Abbiamo inserito degli oggettivi di vita quotidiana, ogetti evocativi che ci raccontano la loro storia”, afferma Lia Toaf del Museo Ebraico di Roma, tra i curatori della mostra. “Abbiamo voluto dare onore e dignità a queste persone installando in alto tavole con i loro nomi”, dichiara Yeal Caló del Museo Ebraico di Roma. “Le storie di vite spezzate, i sommersi, una civiltà ebraica in Italia, antica e integrata nel Paese. L’Olocausto ci viene rappresentanto come l’insieme di storie individuali”. Così Victor Fadlun, presidente della comunità ebraica di Roma. (Marco Vesperini/alanews)
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