Regeni, Gallo (SCO): “Da mia esperienza uno dei cinque uccisi è stato sparato con colpo da dietro”
L’agente sul campo in Egitto: “Non ci informarono dell’operazione contro i cinque presunti rapitori”
CRONACA (Roma). “Su un corpo c’è una ferita difficilmente compatibile con i fori sul furgoncino. C’è fuoriuscita cerebrale e questo avviene con colpi ravvicinati e da dietro la nuca. Ci sono anche i referti medici che parlano di una distanza oltre la breve distanza, ma c’è questo dato oggettivo che rende incompatibile con una distanza breve”. Così Alessandro Gallo, agente del Servizio Centrale Operativo (SCO) sul campo in Egitto all’epoca dell’uccisione di Giulio Regeni. (Marco Vesperini/alanews)
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