Napoli, 7 aprile – Il regista teatrale, compositore e musicologo si è spento nella sua abitazione. Era stato di recente dimesso dall’ospedale
Roberto De Simone, uno dei maggiori esponenti della musica e della cultura popolare italiana, è venuto a mancare ieri sera nella sua abitazione di Napoli, all’età di 91 anni. La notizia della sua scomparsa ha colpito profondamente il mondo della cultura e dell’arte, che perde un maestro capace di coniugare tradizione e innovazione in un’unica espressione artistica. De Simone, noto per le sue attività come compositore, regista e studioso delle tradizioni popolari, ha lasciato un’impronta indelebile nel panorama musicale italiano.
La vita e l’opera di Roberto De Simone
Nato a Napoli nel 1933, De Simone ha dedicato gran parte della sua vita alla ricerca e alla valorizzazione delle tradizioni musicali del Sud Italia. La sua opera si è caratterizzata per un forte legame con la cultura popolare, che ha reinterpretato attraverso un linguaggio contemporaneo. Tra i suoi lavori più celebri si ricordano le rielaborazioni di opere teatrali e musicali, come “La Cantata dei Pastori”, che ha rievocato le atmosfere natalizie della tradizione napoletana, portando sul palcoscenico un mix di musica, danza e recitazione.
Un maestro amato e rispettato
Il decesso del maestro De Simone è avvenuto poco dopo le 21, alla presenza dei suoi cari, tra cui la sorella Giovanna e il nipote Alessandro. Solo poche settimane fa, De Simone era stato dimesso dall’ospedale, dove era stato ricoverato per alcuni problemi di salute. Nonostante le sue condizioni, il maestro aveva continuato a ricevere visitatori e a discutere dei suoi progetti futuri, dimostrando una forza e una vitalità che hanno sempre contraddistinto la sua personalità.
La sua carriera è stata costellata di riconoscimenti, tra cui il Premio Internazionale della Musica e il Premio Campiello, che testimoniano il suo impegno e il suo talento. De Simone è stato anche un importante educatore, contribuendo alla formazione di generazioni di musicisti e appassionati di cultura popolare attraverso corsi e laboratori. La sua visione artistica ha influenzato non solo il panorama musicale, ma anche il teatro e la danza, rendendolo una figura poliedrica e versatile.
Un’eredità duratura
I funerali dovrebbero svolgersi nella giornata di mercoledì 9 aprile. È previsto un afflusso di artisti, studenti e appassionati, tutti desiderosi di rendere omaggio a un maestro che ha saputo raccontare e interpretare le storie e le tradizioni del nostro Paese. La sua scomparsa rappresenta una grande perdita non solo per la famiglia e gli amici, ma per l’intera comunità culturale, che ha sempre trovato in lui un punto di riferimento.
Il lavoro di De Simone ha avuto un impatto profondo sulla valorizzazione delle tradizioni popolari, contribuendo a farle conoscere e apprezzare anche al di fuori dei confini nazionali. Egli ha sempre sostenuto che la musica è un linguaggio universale in grado di unire le persone, cosa che ha fatto nel corso della sua lunga carriera, attraverso concerti che hanno abbracciato tanto il pubblico locale quanto quello internazionale.