Uno studente di 16 anni, iscritto all’Istituto tecnico professionale Ruffini di Imperia, ha compiuto un gesto riconducibile al saluto nazista davanti all’ingresso della sinagoga della capitale ceca. Questo atto, avvenuto durante una gita scolastica, ha suscitato un’ondata di indignazione, oltre a una reazione immediata da parte delle autorità e del personale scolastico e ha portato il preside dell’istituto, Luca Ronco, a intervenire per evitare il fermo del giovane da parte delle forze dell’ordine. Il preside ha espresso la sua costernazione, definendo il gesto “inqualificabile” e di “gravità assoluta”.
L’episodio e le reazioni
L’episodio si è verificato ieri, mercoledì 2 aprile 2025, mentre il gruppo di studenti si trovava in visita alla sinagoga, un luogo simbolico della storia e cultura ebraica in Europa e di grande importanza storica. Secondo le prime ricostruzioni, il gesto sarebbe stato innescato da una discussione con una donna, probabilmente a causa della calca all’interno del luogo di culto. Nonostante il tentativo del ragazzo di negare l’accaduto, le immagini registrate da una telecamera di sorveglianza hanno documentato chiaramente il suo comportamento, poiché hanno registrato il gesto, rendendolo inconfutabile.
La reazione del preside e delle autorità
Il preside Ronco ha espresso profonda costernazione per l’accaduto, definendo il gesto “inqualificabile e di una gravità assoluta” e sottolineando come si tratti di un atto che avviene “nel cuore del dolore europeo”, in riferimento alla storia dell’Olocausto e alle atrocità del passato. Ha convocato un consiglio di istituto per valutare le conseguenze disciplinari, tra cui l’espulsione del giovane, che potrebbe affrontare anche un arresto.
Nonostante l’intervento della polizia, che ha identificato il ragazzo dopo essere stata allertata, le autorità non hanno preso provvedimenti immediati, poiché il preside ha giocato un ruolo cruciale nel tentativo di placare gli animi, evitando che il giovane venisse portato in caserma, ma hanno garantito che il caso sarà seguito con attenzione. In risposta all’accaduto, il dirigente scolastico ha convocato un consiglio di istituto per discutere le conseguenze e le misure da adottare. Sebbene non siano stati presi provvedimenti immediati da parte delle autorità, il rischio di espulsione dalla scuola per il giovane è concreto, data la serietà del gesto. La situazione ha richiesto circa un’ora di discussioni tra le autorità e il personale scolastico per identificare il ragazzo e garantire la sicurezza di tutti i presenti. La comitiva scolastica rientrerà in Italia lunedì prossimo, e la vicenda ha sollevato interrogativi sul livello di consapevolezza e educazione civica tra i giovani.
Un richiamo all’educazione inclusiva
In un contesto storico in cui il razzismo e l’antisemitismo continuano a rappresentare sfide significative, episodi come questo evidenziano l’urgenza di un’educazione inclusiva e rispettosa. Questo episodio mette in evidenza l’importanza di affrontare il tema dell’educazione civica e della tolleranza nelle scuole, specialmente in un contesto europeo dove il ricordo delle atrocità del passato rappresenta un monito costante.
Il gesto del giovane non è solo un fatto isolato, ma riflette una problematica più ampia che coinvolge le nuove generazioni e le loro percezioni riguardo alla storia e alla tolleranza. Questo episodio rappresenta un richiamo alla responsabilità educativa, affinché simili manifestazioni di odio non trovino più spazio nella nostra società.
La gita scolastica si concluderà lunedì prossimo, ma l’eco di quanto accaduto a Praga rimarrà a lungo nella memoria collettiva della comunità scolastica di Imperia e oltre.