Scadicci, sciopero davanti alla Hugo Boss, Cisl: “Inaccettabile licenziare 22 persone”
Giovanni Liccione: “Lavoro qui da 13 anni, l’azienda è sana con + 55% nelle vendite”
CRONACA (Scandicci). La settimana scorsa la Hugo Boss ha deciso di chiudere il sito di Scandicci in provincia di Firenze e licenziare 21 lavoratori più un contratto a termine in scadenza. Così stamattina si è svolto il presidio davanti all’azienda per fermare la procedura. Christian Paci di Femca Cisl: “La motivazione del licenziamento collettivo è la chiusura dell’ufficio di ricerca e sviluppo, una parte fondamentale dell’azienda per la pelletteria donna e calzature uomo. È una decisione in controtendenza rispetto al distretto di Scandicci, hub fondamentale di richiamo per i brand che trovano qui caratteristiche importanti nei lavoratori e nel territorio, per i materiali e per la storia. Domani incontreremo l’azienda e chiederemo il ritiro della procedura”. Giovanni Liccione, lavoratore di Hugo Boss: “Lavoro qui da circa 13 anni. Da una settimana abbiamo appreso la notizia del licenziamento. Questa è un’azienda sana per quanto riguarda i fatturati, 55% in attivo nelle vendite e con una prospettiva di raddioppo del fatturato entro il 2025 (Emanuele De Lucia)
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