Scala di Milano, presidio lavoratori intermittenti: “Stop al precariato”
“Bilanci a gonfie vele permettono lavoro stabile con diritti uguali per tutti. È discriminazione”
(Milano). In vista dell’incontro tra Cub Informazione e Spettacolo di Milano e la direzione del Teatro alla Scala, nella mattinata di mercoledì 15 maggio, alcuni lavoratori hanno organizzato un presidio davanti all’ingresso di via Filodrammatici per richiedere la stabilizzazione di quasi 200 lavoratori serali. “Ieri il Cda ha deliberato un attivo di 8 mln che non si è mai verificato nella storia della Scala negli ultimi trent’anni. Tutto a gonfie vele ma c’è anche una situazione di precari, in cui la malattia non viene pagata dall’Inps perchè risultano ‘lavoratori a chiamata’, ma così non è perchè c’è spettacolo tutti i giorni. Dal Jobs Act siamo in questa situazione” ha spiegato Roberto D’Ambrosio, elettricista presso il Teatro alla Scala e delegato Cub Info&Spettacolo. “I contratti vanno trasformati a tempo determinato almeno per poter avere garanzie minime e per non essere più esclusi” ha detto Simona Metaldi, che lavora nel settore calzoleria dal 2006. (Nicoletta Totaro/alanews)
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