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Sciopero dei treni del 19 marzo, quel che bisogna sapere su orari e rimborsi

Il 19 marzo 2025 segna l’inizio di una settimana di agitazioni nel settore dei trasporti pubblici, con lo sciopero nazionale dei treni che rischia di avere un impatto significativo sui viaggiatori. Indetto dalle sigle sindacali Ugl Ferrovieri, SLM Fast Confsal e Orsa Ferrovie, questo evento coinvolge il personale di diverse compagnie ferroviarie. È fondamentale essere informati sugli orari, le modalità di rimborso e le possibili conseguenze di questa giornata di sciopero.

Dettagli dello sciopero dei treni

Lo sciopero dei treni si svolge dalle 9:00 alle 17:00, ma è importante notare che potrebbero verificarsi modifiche al servizio anche dopo la conclusione ufficiale dell’agitazione. Trenitalia ha già avvisato i passeggeri che eventuali cancellazioni o ritardi potrebbero manifestarsi nelle fasce orarie successive a quelle di sciopero.

Le compagnie coinvolte includono:

  1. Gruppo FS
  2. Trenitalia
  3. Trenitalia Tper
  4. Trenord

Per i viaggiatori che decidono di rinunciare al viaggio, Trenitalia offre diverse opzioni di rimborso:

  • Richiesta di rimborso fino all’orario di partenza per i treni Intercity e Frecce.
  • Termine di rimborso per i treni Regionali fissato alla mezzanotte del giorno precedente allo sciopero.
  • Possibilità di riprogrammare il viaggio “a condizioni di trasporto simili”, in base alla disponibilità di posti.

Per ulteriori informazioni, è attivo un numero verde gratuito, il 800 89 20 21.

La mobilitazione del trasporto pubblico locale

Dopo il 19 marzo, la situazione si complica ulteriormente con un altro sciopero previsto per il 21 marzo, dedicato al trasporto pubblico locale. Indetta da Cub Trasporti, Sgb, Cobas Lavoro Privato e Adl Cobas, questa agitazione avrà una durata di 24 ore e interesserà bus, metro e tram in diverse città italiane. Anche in questo caso, gli autisti seguiranno delle fasce di garanzia, garantendo un minimo di servizi essenziali per i cittadini.

Le ragioni alla base di questa mobilitazione includono:

  1. Aumento salariale di 300 euro.
  2. Riduzione dell’orario di lavoro settimanale da 39 a 35 ore mantenendo il salario attuale.
  3. Diminuzione del periodo di guida e del nastro lavorativo per gli autisti.
  4. Miglioramenti nelle tutele riguardanti la sicurezza e la salute per lavoratori e utenti.
  5. Blocco delle privatizzazioni e delle gare di appalto.

Nella stessa giornata del 21 marzo si svolgeranno anche altri scioperi a livello locale, tra cui quello del personale di Csc Mobilità Latina e quello del personale Amt di Genova. Queste agitazioni locali evidenziano un clima di crescente insoddisfazione tra i lavoratori del settore e la necessità di un dialogo più costruttivo con le istituzioni.

Le ripercussioni sui viaggiatori

Per i cittadini che si affidano ai mezzi pubblici, questi scioperi rappresentano un ulteriore aggravio, specialmente in un periodo dell’anno in cui le persone sono solitamente impegnate con lavoro e impegni personali. La pianificazione dei viaggi diventa cruciale e molti potrebbero dover cercare alternative ai treni o ai mezzi pubblici. Le aziende e le istituzioni sono chiamate a gestire la situazione con attenzione, garantendo la comunicazione necessaria affinché i passeggeri siano informati tempestivamente riguardo a eventuali disservizi.

Redazione

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