Sciopero Feltrinelli: “Era un’azienda culturalmente schierata, ma ora le cose sono cambiate”
“C’è un clima difficile, siamo come un esercito di demansionate e demansionati”
Cronaca (Milano). “È un’azienda culturalmente molto schierata, ma negli ultimi anni le cose sono cambiate. È stato centralizzato praticamente tutto, ora siamo – con tutto il rispetto per il ruolo – commesse e commessi e non più libraie e librai e questa cosa non ci va bene. Vogliamo determinare molto di più nei nostri negozi e in questa azienda, è questa la grande scommessa che vogliamo affrontare”. Così Fabio, uno dei lavoratori che questa mattina ha preso parte al presidio di protesta dei librai e delle libraie davanti a Fondazione Feltrinelli, per chiedere la ripresa delle trattative sul rinnovo del contratto. Presenti rappresentanti di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs. “Abbiamo chiesto un aumento dei buoni pasto che sono perlopiù briciole – dice – è un aspetto simbolico sicuramente, in realtà la motivazione per cui siamo qua è un’altra: c’è un clima negli ultimi anni tosto, difficile. C’è una ristrutturazione in corso che in questo momento ci vede come un esercito, come un gruppo di demansionate e demansionati. Fino a qualche tempo fa eravamo liberi di ordinare i libri che volevamo, di fare le proposte che volevamo”. (Agnese Ranaldi/alanews)

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