Sciopero florovivaisti in Toscana, Cgil: “Chiediamo il 3% in più del salario”
Piccini, Cisl: “Questi lavoratori operano sotto la soglia di povertà”
Cronaca (Firenze). Stamattina gli operai agricoli e florovivaisti hanno formato un presidio davanti alla Prefettura di Firenze per sollecitare il rinnovo del contratto. Francesco Baccanelli, Flai Cgil Firenze: “Siamo in trattativa da nove mesi per il contratto provinciale degli operai agricoli e florovivaisti di Firenze, Prato, Pistoia. Col rinnovo del contratto del 2022-2023 viene riconosciuto un potere di acquisto per i lavoratori che hanno subìto quell’inflazione di profitto che ancora c’è. Si richiede un 3% in più”. Andrea Piccini, responsabile territoriale di Firenze, Prato e Pistoia per Fai Cisl: “Questi lavoratori hanno un salario minimo che va dai 1100 ai 1200 se lavorano tutto l’anno, ma la maggior parte di loro opera solo alcuni mesi. E’ un salario ben al di sotto di quella soglia di povertà riconosciuto dal Governo”. Uderica Fabbri, segretario generale della Uila Uil di Firenze, Prato, Pistoia: “Siamo in un momento molto particolare come fase di rinnovo. Chiediamo un salario che tenga conto del processo inflazionistico di quanto hanno perso i lavoratori in questi anni. Questo è un comparto dove la maggioranza sono lavoratori avventizi, ovvero operatori che non hanno un contratto di 12 mesi a tempo indeterminato, ma legato ai processi produttivi, solo per alcuni mesi. Chiediamo salari più alti soprattutto per loro”. (Emanuele De Lucia/alanews)
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