Sciopero generale, Cecchi, Usb Toscana: “Più dignità e salari adeguati ai lavoratori”
Gattolin, Cobas Scuola: “Si al vaccino, ma non all’uso repressivo del Green pass”
CRONACA (Firenze). A Firenze lo sciopero generale indetto dai sindacati di base è partito da piazza Puccini e si è diretto dietro la stazione centrale in piazza Adua. Hanno partecipato tutti i comparti del lavoro pubblico. Stefano Cecchi, coordinatore regionale di Usb Toscana: “Sul pubblico impiego il ministro Brunetta ha dimostrato ancora una volta di essere un arrogante, dire ai lavoratori di rientrare perché lo smart working non èproduttivo è una grande fesseria. In questi mesi la produttività è cresciuta e ha permesso alla pubblica amministrazione di lavorare regolarmente. Sui green pass dal 15 ottobre si apre un grosso problema, il Governo non si è assunto il coraggio delle scelte. Ci sono alcuni milioni di lavoratori non vaccinati e dovranno farsi carico ingiustamente del costo dei tamponi”. Federico Gattolin, Cobas Scuola Firenze: “Ci sono problemi strutturali della scuola statale in Italia, come le classi pollaio e la precarietà dei docenti. Questi problemi sono stati amplificati dalla pandemia. Anche con l’eliminazione della distanza di sicurezza, le classi saranno sempre più piene. Si alla campagna vaccinale, ma siamo contrari a qualunque uso repressivo del green pass”. Alessandro Nannini, Rsu Ataf Cobas Firenze: “Doveva essere rafforzato il trasporto pubblico, invece i mezzi sono fatiscenti e insufficienti, saltano le corse. Siamo sotto organico. Gli autobus devono avere una capienza dell’80% ma l’utenza è superiore. Si è pensato solo a privatizzare e il profitto è andato a sostituire il diritto alla mobilità dei cittadini”. (Emanuele De Lucia/alanews)
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