Scuola, le medie del Piemonte restano in dad: “Mi sento defraudata di tutti i diritti”
“Perché i negozi e i centri commerciali aprono e noi non possiamo avere un’istruzione?”
(Torino). “Perché i negozi sì e le scuole no? Per noi la priorità è l’istruzione e vogliamo tornare a scuola” Lisa e Anita, le due dodicenni contro la didattica a distanza, hanno spostato la loro protesta in piazza Castello a Torino, sotto alla Regione. Il Piemonte è l’unica Regione a essere passata in zona arancione e ad aver tenuto chiuse le scuole medie. “Il presidente Cirio giovedì è sceso in piazza e ha sostenuto gli studenti, il giorno dopo nonostante le altre Regioni abbiano aperto ha deciso di tenere chiuso – dicono i genitori – Mi sento defraudata di tutti i diritti dei ragazzi, è incredibile che i centri commerciali siano aperti e i ragazzi siano lasciati a casa in dad. È inaccettabile, parliamo della scuola dell’obbligo. La motivazione? Non l’abbiamo capito, il governatore non vuole ripetere gli errori dell’estate, ma lì le scuole erano chiuse e la movida era in piazza Vittorio”. (Sara Iacomussi/alanews)
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