Shoah, Segre: “Le cose sono cambiate poco dal giorno della mia deportazione”
Senatrice a vita: “Da più di due anni mi è stata assegnata la scorta”
(Milano). “Le cose sono così poco cambiate (rispetto al giorno della mia deportazione ndr), che alla mia età mi è stata destinata, ormai dai due anni e mezzo, una scorta”. Lo ha detto la senatrice a vita, Liliana Segre al Memoriale della Shoah a Milano, dove come ogni anno è stata ricordata la deportazione degli ebrei dalla Stazione Centrale di Milano del 30 gennaio 1944. “Oggi è una giornata per me molto peggiore di quel 30 gennaio, perché allora partivamo per ignota destinazione, mentre il 6 febbraio, dopo un viaggio di una settimana, era il giorno dell’arrivo ad Auschwitz, il giorno in cui la visione del campo di sterminio ci ha aggredito – ha concluso la Segre -. Avevo 13 anni, ma anche adesso che ne ho 91 mi ricordo ancora tutto di quel giorno, come il dover rispondere a un comando in una lingua che non capivi e diventare un numero. Quel giorno ho lasciato per sempre la mano sacra di mio padre, che non ho mai più rivisto”. (Antonio Lopopolo/alanews)
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