Siro, bloccato in India per 3 mesi: “Mi volevano bruciare, salvo grazie ad un certificato”
L’italiano allontanato dall’Hotel in cui risiedeva, costretto a rifugiarsi da un amico
(Val Seriana). E’ un racconto drammatico quello di Siro Rossi, italiano della Val Seriana, in vacanza in India e bloccato nella cittadina di Puri nello stato dell’Orissa dagli inizi di marzo senza un alloggio, con il visto scaduto e senza voli disponibili per il rientro in patria. “Ero andato a Puri dopo l’invito di un amico; dopo poche settimane dall’inizio della pandemia è iniziata la mia odissea. L’albergo dove alloggiavo”, racconta Siro, “mi ha cacciato per paura di ritorsioni, visto che ospitava un italiano. Fortunatamente il mio amico è riuscito, nel frattempo, a sistemare la sua abitazione e mi ha offerto una piccola stanza”. I problemi non finiscono perché Siro si ritrova bloccato senza poter uscire in strada: “Io stavo in un piccolo paesino di contadini anche molto superstiziosi, un paese dove c’era il coprifuoco e dove sono stato circondato da alcuni pescatori perché possibile untore. Mi volevano bruciare, mi sono salvato grazie ad un certificato medico” (Luca Perillo/alanews)
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