Stalking, Morgan chiede giustizia riparativa: “Zittito per anni, non so come mantenere mie figlie”
“Vittima sono io, la controparte vuole sabotare processo: non penso né ad Angelica né a Calcutta”
Cronaca (Lecco). “La giustizia riparativa è un modo nuovo di affrontare i processi, è una bella idea e se va in porto è un’innovazione. Io sono un innovatore anche in queste cose. Finalmente ho potuto dire al giudice che non sono un persecutore dopo che per anni sono stato zittito. So che è sbagliato ribaltare, ma è la verità: qui la vittima sono io, lo vedete, perché dall’altra parte si fanno concerti e feste. Qui io ho problemi a capire come mantenere le mie figlie”. Così il cantautore Marco Castoldi, in arte Morgan, al termine dell’udienza davanti al tribunale di Lecco nel processo per stalking nei confronti della ex Angelica Schiatti. “Dall’altra parte stanno sabotando il processo, accusano la magistratura, fanno delle cose terribili – aggiunge -. Soprattutto sono persecutori nei miei confronti. Sono io quello che ha perso la dignità, ma non ho fatto niente. Mi sembra che sia un delirio di onnipotenza: io non ho nulla per la testa nulla che riguardi né Angelica Schiatti né Calcutta”. (Alessandro Boldrini/alanews)
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