Strage Brandizzo, lo zio di Kevin Laganà: “A mio fratello hanno impedito di vedere il figlio”
Il familiare della vittima più giovane dell’incidente: “Mio fratello non riesce nemmeno più a parlare”
CRONACA (Vercelli (VC)). “Non ci sono parole per commentare una tragedia simile. Mio fratello (Massimo n.d.r.) non riesce nemmeno più a parlare. La cosa che fa più male? Gli hanno negato di vedere il figlio…”. A parlare è Giovanni Camporalello, lo zio di Kevin Laganà, la vittima più giovane della strage di Brandizzo. Il nipote è morto a 22 anni sui binari della stazione del comune in provincia di Torino, la sera del 30 agosto scorso, mentre effettuava alcuni lavori di manutenzione. Stessa sorte toccata ad altri quattro colleghi della ditta Sigifer di Borgo Vercelli. Sono stati tutti travolti e uccisi da un treno in transito, di cui nessuno li aveva avvisati. Tra i familiari delle vittime c’è inevitabilmente rabbia e tristezza per quanto accaduto. Questa mattina (28 settembre), alla Parrocchia di Sant’Antonio da Padova, a Vercelli, si sono svolte le esequie di Giuseppe Saverio Lombardo, 53 anni, la vittima più anziana della strage. Funerali a cui anche Camporalello ha partecipato, in segno di vicinanza ai familiari delle altre vittime. Sabato prossimo, 30 settembre, al Duomo di Vercelli (cattedrale metropolitana di Sant’Eusebio) si svolgeranno quelli del nipote. (Lorenzo Bonuomo/alanews)
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