Strage Viareggio, attesa per la sentenza di Cassazione: “Chiediamo giustizia e sicurezza”
Menichetti: “Che almeno ci sia la condanna per i vertici”
CRONACA (Roma). “Mia figlia Emanuela è morta dopo 42 giorni di agonia, con il 98% del corpo ustionato. Siamo qui per il 5o grado, in tutti i gradi ci sono state le condanne, siamo qui con la voglia di chiedere dopo 15 anni, c’è chi ci ha rimesso la salute. Vogliamo la condanna, non prescrizione”Così Claudio Menichetti, padre di Emanuela morta nella strage del 2009. “La mia storia è semplice, mi sono schierato con i familiari contro ferrovie e le compagnie tedesche e austriache. A processo hanno confermato il mio licenziamento per aver violato il dovere di fedeltà all’azienda. Per essermi posto contro l’azienda. Volevo accertare la verità e perché non rimanga impunita e dimenticata. Sono 14 anni, siamo alla Cassazione bis, speriamo la fine dell’iter processuale. Speriamo in una condanna per i leader. Dopo Viareggio ci sono stati altri incidenti gravissimi. L’ultimo a Reggio Calabria e Brandizzo, la sicurezza è un tema fondamentale, è una nostra battaglia”. Riccardo Antonini, ferroviere licenziato per essersi schierato con i familiari della strage (Stefano Chianese/alanews)
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