Suicida carcere Firenze, Garante detenuti: “Servono indulto e amnistia”
Eros Cruccolini: “Bisogna ridurre il sovraffollamento. Faccio ppello ai parlamentari”
CRONACA (Firenze). “Il provvedimento uscito nei giorni scorsi non interviene assolutamente sul sovraffollamento, questo vuol dire che non si è capito qual è l’emergenza. Noi concordiamo sul tema dell’indulto e dell’amnistia. L’indulto di due anni porterebbe fuori 15mila persone dalle carceri, che sono il sovrannumero che noi abbiamo attualmente sul piano nazionale nelle carceri. L’amnistia interviene per non fare entrare altri detenuti, stabilendo magari che per reati per al massimo di due anni di pena non si fanno entrare in carcere le persone”. Così il garante dei detenuti di Firenze Eros Cruccolini intervenendo oggi davanti al carcere fiorentino di Sollicciano dopo che ieri un dentuto di 20 anni si è tolto la vita. Nell’occasione è stato organizzato anche un presidio davanti al carcere. “Questo ci permetterebbe di avere un tempo abbastanza ampio – ha aggiunto – per poter mettere in condizioni migliori le persone detenute dentro gli istituti carcerari, non solo quello fiorentino. Facciamo un appello a tutti i parlamentari fiorentini per portare questa proposta al Parlamento italiano. Per Cruccolini “abbiamo raggiunto il limite”, “e per dare continuità e non far rimanere da soli quanti si occupano di carcere abbiamo pensato di costituire un comitato civico a Firenze per l’emergenza del carcere fiorentino, in collegamento con tutti gli altri istituti carcerari, perché ci sia una forte integrazione tra chi si occupa di carceri, le associazioni che lavorano per le persone detenute, i cittadini ma anche realtà ce svolgono altri ruoli. C’è bisogno di una forte aggregazione per far capire alcune necessità indispensabili”. (Emanuele De Lucia/alanews)
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