Taviani, il figlio Ermanno: “Spiati da polizia negli anni di Scelba”
“Mio padre ci ricordava quando suo dare lo portò a votare nel referendum del 46′”
(Roma). Ci sono tante cose da fare, come recuperare i documenti di mio padre e Vittorio. I loro film fanno parte della nostra vita. Sono stati iscritti al partito comunista. Abbiamo scoperto che negli anni di Scelba erano spiati dalla polizia. Mio padre e Vittorio hanno partecipato alla più grande stagione del cinema italiano”. Così Ermanno, figlio di Paolo Taviani, nel corso della cerimonia laica in memoria del regista scomparso il 29 febbraio a 92 anni. “Quando finiva un film – ha raccontato Ermanno – buttava tutto perché considerava gli appunti e le carte una zavorra per il futuro”. Per quanto riguarda il rapporto con la politica del regista, Ermanno ha aggiunto: “Papà, quando sentiva qualcuno che non voleva votare, ricordava il fatto di essere stato portato da mio nonno al voto del referendum del 1946”. (Stefano Chianese/alanews)
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