Texprint, Toscano, Si Cobas: “Quest’azienda rimane impunita”
Il sindacalista davanti alla Dreamland: “Nessuna condanna da parte delle istituzioni”
CRONACA (Prato). Durante lo sciopero generale, davanti alla Dreamland di Prato, azienda che lavora per conto della stamperia Texprint, alcuni operai sono stati aggrediti da personale della ditta. Il sindacato Si Cobas ha denunciato lo sfruttamento di questi lavoratori, dopo alcune segnalazioni di uno di loro all’ispettorato del lavoro. Luca Toscano, Si Cobas: “Perché accade tutto questo? Le aggressioni di lunedì già erano avvenute a giugno alla Texprint e non si è sentita una parola di condanna da chi governa il territorio, nessuna conseguenza per quella azienda. Sono stati fatti controlli dopo la segnalazione del sindacato, ha ricevuto delle sanzioni, le pagano e tornano a sfruttare. A loro conviene. Un singolo lavoratore in queste condizioni di schiavitù fa risparmiare loro dalle 2800 alle 4000 euro tra tasse, contributi e retribuzioni”. Il tribunale ha deciso per il reintegro di 3 lavoratori licenziati, mentre gli altri sono ancora in attesa di udienza, ma il sindacalista segnala anche il legame del titolare dell’azienda con associazioni a delinquere, risultato di indagini: “Il Tar e poi il Consiglio di Stato ha certificato che l’azienda e in particolare il suo titolare, Zhang Sang Yu, ha comprovati rapporti con boss della ‘ndrangheta, nello specifico con il clan Greco” (Emanuele De Lucia/alanews)
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