Torino, sos dal caffè dei pazienti psichiatrici: “Siamo chiusi e disperati”
Dopo il crollo del soffitto, l’inattività al Basaglia: “Abbiamo 25 mila euro di debiti, aiutateci”
(Torino). “A luglio è crollato un pezzo del soffitto del teatro e i vigili del fuoco adesso hanno 60 giorni per dire che cosa intendono fare. Noi siamo chiusi e disperati così Enzo Di Dio, socio fondatore del Caffè Basaglia, progetto a Torino in cui lavorano pazienti psichiatrici e che rischia di terminare – Se i lavori saranno lunghi per noi è un problema, intanto occupazionale: i lavoratori sono sei, di cui tre pazienti psichiatrici. Il Caffè Basaglia è un progetto clinico di inserimento per i pazienti e senza presunzione pensiamo che nel contesto della Città sia un luogo particolare, che mette insieme il problema della salute mentale e la parte culturale e sociale. Al momento, in questi mesi di chiusura, l’inattività ci ha comportato 25 mila euro di debiti. Signori della Città, siamo in difficoltà: dateci una mano”. (Sara Iacomussi/alanews)
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