Torino, una studentessa rimasta ferita dalle cariche della polizia: “Nessun dialogo”
“La Questura vuole lavarsi la faccia ma noi non cediamo alle negoziazioni”
(Torino). “Vogliamo fare un corteo, è il motivo per cui siamo riscesi in piazza, oggi siamo forti di numeri grandi, ci prenderemo il nostro spazio. Denunciamo le violenze della polizia. Siamo scesi in piazza per la morte di Lorenzo, contro l’alternanza scuola lavoro e la sua tragedia è solo una miccia. Il tentativo di dialogo è solo un modo per lavarsi la faccia da parte della Questura di Torino dopo le cariche – così Sara, una studentessa di Torino oggi in piazza per manifestare dopo le cariche della polizia di venerdì scorso – Nessuno si è dispiaciuto più di tanto di avere spaccato teste, c’era il tentativo di sistemare le cose dal punto di vista dell’opinione pubblica. Noi alle negoziazioni non cediamo, sappiamo che non possono che essere la nostra controparte”. (Sara Iacomussi/alanews)
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