Truffa del database, rubavano dati sensibili fingendosi agenti della Treccani: 4 indagati
Per la prima volta in Italia è stato contestato l’articolo 167 del Codice della privacy
(Milano). Si fingevano agenti della Treccani per proporre i propri prodotti. Sono 4 le persone indagate, un romeno e tre italiani, titolari di due società con sede legale a Milano. L’inchiesta della guardia di Finanza contesta per la prima volta in Italia l’articolo 167 del Codice della privacy: trattamento illecito di dati. Per evitare di sottostare al regolamento sulla privacy, gli indagati acquisivano liste di clienti profilati tra cui quelli dell’enciclopedia Treccani da una società che gli faceva da call center, poi risultata intestata a prestanome. E, infine, proponevano i propri prodotti, spacciandosi telefonicamente per agenti dell’Enciclopedia. In una nota, rilasciata da Treccani Reti, si legge che i dati personali sottratti illecitamente “riguardano database con informazioni raccolte nel passato; gli attuali sistemi informatici non permetterebbero, infatti, la sottrazione di dati”. (a.mancini)
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