Trento, 3 Aprile – Scoperta un’associazione a delinquere dedita e finalizzata alla truffa per l’erogazione di fondi pubblici della Provincia autonoma di Trento e per certificare delle ore per lavori di pubblica utilità e messa alla prova di fatto non effettuate. Arrestati in flagranza due individui per associazione a delinquere finalizzata alla truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche della Provincia di Trento, false dichiarazioni o attestazioni in atti destinati all’autorità giudiziaria ed emissione di fatture per operazioni inesistenti. Inoltre è stato emesso un fermo di indiziato di delitto nei confronti di un’altra persona. Sequestrati oltre 340 mila euro ed effettuate 66 perquisizioni in diverse province.
Un’importante operazione condotta dai carabinieri e dalla Guardia di Finanza di Trento ha rivelato una truffa sui fondi pubblici attraverso un’associazione a delinquere. L’inchiesta, guidata dalla Procura, ha messo in luce un sistema fraudolento che ha coinvolto oltre settanta indagati, accusati di aver certificato ore di lavori di pubblica utilità mai effettuati. Questa scoperta ha sollevato preoccupazioni significative riguardo alla gestione dei fondi pubblici in Trentino.
Dettagli dell’operazione
Le indagini hanno portato all’emissione di un fermo di indiziato di delitto nei confronti di un soggetto, mentre altre due persone sono state arrestate in flagranza di reato. Gli indagati affrontano gravi accuse di frodi aggravate, false dichiarazioni all’autorità giudiziaria ed emissione di fatture per operazioni inesistenti, il tutto per ottenere indebitamente contributi dalla Provincia autonoma di Trento.
Sequestro e perquisizioni
In seguito all’operazione, è stato disposto un sequestro preventivo di oltre 340.000 euro, mentre sono state effettuate 66 perquisizioni in diverse province italiane, tra cui Vicenza, Padova e Latina. Gli inquirenti hanno scoperto che l’associazione, formata da cinque membri, gestiva due enti non profit, utilizzando fatture false e presentando conti economici fittizi per ingannare gli enti pubblici.
Dichiarazioni delle autorità
Christian Spagnuolo, responsabile della sezione pg dei carabinieri della Procura di Trento, ha affermato che l’indagine ha rivelato un’organizzazione ben strutturata, capace di operare in modo sistematico per ottenere vantaggi economici illeciti. Il promotore occulto dell’associazione è attualmente sotto custodia, e si stanno valutando ulteriori arresti.
Le autorità hanno messo in evidenza l’importanza di monitorare attentamente l’uso dei fondi pubblici, sottolineando che operazioni come queste danneggiano gravemente la fiducia nella gestione delle risorse pubbliche. L’inchiesta è ancora in corso e potrebbero emergere ulteriori dettagli man mano che le indagini proseguono.