Tunisia, Jendoubi: “Grave deriva autoritaria, non è un Paese sicuro”
L’ex ministro per i diritti umani: “Per affrontare la questione migratoria necessario cooperare”
(Roma). “La Tunisia è alle prese con una deriva autoritaria grave. Ciò che caratterizza oggi la Tunisia è un’alterazione dei diritti. Nel Paese non c’è più la sicurezza giuridica sia per le persone che per gli affari. Chiunque, oggi, rischia di essere perseguito da questo regime. Dunque, la Tunisia non è un Paese sicuro per i tunisini e non può esserlo nemmeno per gli stranieri”. Così Kamel Jendoubi, ex ministro per i diritti umani e presidente onorario EuroMed Rights. “L’esperienza tunisina ha dimostrato che solamente una democrazia può prendersi carico di questioni come quella migratoria e che tutto ciò non possa avvenire se non attraverso la cooperazione – ha aggiunto – La Tunisia ha conosciuto questa situazione ed è riuscita insieme all’Italia e all’Europa a cooperare e gestire la questione migratoria, ma servono ancora più sforzi, c’è ancora tanto da fare”. (Alessandra D’Ippolito/alanews)
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