La corsa degli incassi dell’imposta di soggiorno continua, superando il miliardo annuale e preparando un 2025 record. Diversi Comuni introducono la tassa e molti aumentano le tariffe. L’Osservatorio Jfc prevede un incremento del 15,8%
La tassa di soggiorno si conferma come una risorsa fondamentale per i Comuni italiani, con il 2025 che si preannuncia come un anno record, con previsioni di incassi superiori a 1,2 miliardi di euro. Questo incremento, pari al +15,8% rispetto all’anno precedente, deriva dalla crescita naturale del turismo, dall’introduzione della tassa in nuovi Comuni e dagli aumenti tariffari adottati da numerosi enti locali.
Crescita dei Comuni che applicano la tassa
Secondo l’Osservatorio sulla Tassa di Soggiorno di Jfc, riportato dall’ANSA, nel 2025 i Comuni che applicheranno l’imposta raggiungeranno la quota di 1.389. Questo segna un aumento significativo rispetto ai 1.024 milioni di euro incassati nel 2024 e un incremento del 29,1% rispetto ai 793,5 milioni del 2023. È interessante notare come, dal 2011, anno di introduzione della tassa a livello nazionale, gli incassi siano passati da soli 77 milioni di euro, quando solo 13 Comuni la applicavano, a cifre che oggi superano il miliardo.
Le regioni con i maggiori incassi
Nel 2024, il Lazio ha registrato l’incasso più elevato, superando i 300 milioni di euro, di cui ben 292 milioni provengono dalla sola Capitale, Roma, che ha visto un aumento del 61,2% rispetto all’anno precedente. Seguono la Toscana, con circa 121 milioni, e la Lombardia, che ha incassato circa 114 milioni, segnando un incremento significativo rispetto al 2023. Anche il Veneto ha superato i 100 milioni, con oltre 105 milioni di euro incassati nel 2024.
Il ruolo delle città d’arte e delle località turistiche
Le città d’arte continuano a giocare un ruolo cruciale nel panorama turistico italiano. Firenze ha incassato oltre 76,5 milioni con un incremento moderato del 9,9%, mentre Milano ha visto un aumento del 23,2%, raggiungendo anch’essa circa 76,5 milioni. Rimini si conferma la regina delle località balneari con circa 14 milioni di euro, grazie a un notevole incremento del 30,5%. Sorrento e Jesolo occupano rispettivamente il secondo e il terzo posto tra le località turistiche, con incassi di circa 9,2 milioni e 5,7 milioni.
Anche le località termali stanno beneficiando dell’incremento turistico: Abano Terme ha registrato oltre 3,7 milioni di euro, mentre Merano ha visto un aumento del 37,2%, attestandosi a 3,2 milioni. Tra le località lacuali, Como ha sorpreso con un incremento del 88%, arrivando a 4,1 milioni di euro.
Tuttavia, non mancano le critiche sulla gestione dei fondi derivanti da questa tassa. Massimo Feruzzi, amministratore unico di Jfc, ha evidenziato come molte amministrazioni locali non rendano conto in modo trasparente dell’utilizzo di queste risorse. Il Codacons ha annunciato un esposto alle Corti dei Conti regionali per chiedere maggiore chiarezza sull’uso dell’imposta da parte dei Comuni, sottolineando la necessità di una gestione più responsabile e trasparente dei fondi pubblici.