Vaccini: Sms notturni e spostamenti impossibili, l’epopea degli over 80 in Lombardia
E un medico lancia l’allarme: “In tanti non si presentano, dove finiscono le dosi scongelate?”
CRONACA (Lombardia). “Ho ricevuto due Sms in piena notte nei quali si chiedeva di presentarsi, per le vaccinazioni anti-Covid ai miei genitori, la mattina stessa in due centri vaccinali diversi e distanti da casa quasi 30 km: uno a Bollate e uno a Cesate. Mamma e papà mi hanno detto che se le condizioni rimarranno queste rinunceranno alla vaccinazione”. Questo il racconto di Gianna, figlia che si occupa dei genitori anziani e che, come tante e tanti altri, ha ricevuto messaggi notturni da Ats di notte richieste di spostamenti impossibili. Anche Jole, altra figlia che ha deciso di raccontare la sua storia, evidenzia le stesse problematiche: “Quando ho letto la comunicazione pensavo fosse uno scherzo. Ho mandato lo screenshot del messaggio al mio medico che invece mi ha confermato che era tutto vero e che non ero l’unica”. A testimoniare quanto raccontato dalle due signore, Paolo Salmoiraghi, medico di base di Busto Garolfo, che di queste segnalazioni ne sta ricevendo in continuazione: “Siamo in molti in questo centro medico a ricevere chiamate da figli increduli. In molti alla fine non si presenteranno perché è impossibile organizzare nottetempo uno spostamento così impegnativo per un anziano non autosufficiente”. Da qui l’allarme lanciato dal medico: “Quello che mi chiedo è: dove finiscono le dosi ormai scongelate?”. Da Segrate invece l’assessore alla sanità Barbara Bianco racconta di “richieste di spostamenti in zone lontanissime per persone allettate nonostante questa immobilità sia stata segnalata ad Ats”. La sintesi perfetta è forse quella di Emilio Didoné, segretario Fnp Cisl pensionati Lombardia, che racconta di un “casino a macchia di Leopardo” segnalato dai suoi iscritti. (Perillo/Maviglia/alanews)
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