Vannini, fiori e abbracci per i genitori. Il padre: “Giustizia che è costata fatica”
“Anni di condanna relativi, per noi l’importante era che prendessero il volontario”
(Roma). “Alla fine ci è costata tanta fatica, tante lotte la ma è emersa, è uscita (la giustizia, ndr)”, così Valerio Vannini il padre di Marco, il 20 enne morto nel maggio 2015 mentre si trovava nella villetta della sua fidanzata Martina Ciontoli a Ladispoli. Antonio Ciontoli è stato condannato a 14 anni mentre la moglie e i due figli a 9 anni e 4 mesi. Per il capofamiglia i giudici, nell’ambito del processo di appello bis, hanno riconosciuto il reato di omicidio volontario con dolo eventuale. “La condanna, gli anni erano relativi. Per noi l’importante era che prendessero il volontario. Ho sempre sostenuto che il colpo di pistola ha ferito Marco, la morte l’hanno causata loro non soccorrendolo, spiega Vannini. (Roberta Benvenuto/alanews)
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