Venezia, scoperti duemila operai irregolari nei cantieri navali
Indagine della Guardia di finanza su sfruttamento, sono bengalesi e dell’Europa dell’est
(Venezia). Quasi 2.000 lavoratori irregolari, per lo più bengalesi e dell’Europa dell’est, retribuiti con paghe misere, sono stati scoperti dalla Guardia di Finanza nella cantieristica navale di Venezia, nell’ambito di un’attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica lagunare. L’indagine, in collaborazione con l’Ispettorato del lavoro, era mirata a far emergere l’esistenza di sistematiche condotte di sfruttamento della manodopera all’interno dei cantieri navali veneziani. Si tratta di lavoratori che venivano retribuiti con paghe irregolari e spesso privati dei più elementari diritti sanciti dai contratti collettivi. Nel corso delle indagini che hanno portato alla scoperta di un così alto numero di operai irregolari e sottopagati, sono stati acquisiti, in particolare, elementi circostanziati sullo sfruttamento di 383 lavoratori costretti ad accettare, per il loro stato di bisogno, condizioni di lavoro molto sfavorevoli e con una paga oraria inferiore ai 7 euro. (npk) (Luca Piludu/alanews)
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