Violenza donne, la storia di Maria: “Io come la rana ribollita, bisogna denunciare”

Violenza donne, la storia di Maria: “Io come la rana ribollita, bisogna denunciare”

“Credevo di essere pazza, salvata dal centro antiviolenza ‘Be Free'”

(Roma). “Ho iniziato a soffrire di violenza psicologica nel 2004. Lui ha iniziato a dirmi di non andare a lavorare. E’ come la storia della rana ribollita, in questo caso ero io ad essere immersa in una ciotola di acqua fresca: piano piano l’acqua si riscalda e se non c’è nessuno che ti dà una mano muori. In tv ho visto un annuncio del centro antiviolenza ‘Be Free’ del San Camillo, e ho mandato subito una mail. Da allora è iniziata la mia salvezza. Una donna vittima di violenza psicologica ha paura di andare a denunciare e crede di essere pazza. Credevo che la colpa fosse mia. Consiglierei a una donna vittima di violenza di chiedere aiuto al primo sintomo. Sono stata al pronto soccorso perché ero stata picchiata. Spero che cambi velocemente il diritto di famiglia”. Lo ha detto Maria, una donna vittima di violenza da parte del suo ex marito e che ha trovato il coraggio di denunciarlo grazie anche all’appoggio dell’associazione ‘Be Free’. (Andrea Corti/alanews)

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