Violenza giovanile a Napoli, Ciambriello: “Servono educatori a scuola e in carcere”
Il garante campano dei detenuti: “Baby gang utilizzano i social per comunicare che esistono”
Cronaca (Napoli). Intervista a Samuele Ciambriello, garante campano dei detenuti e docente universitario di teorie della comunicazione sul tema della violenza giovanile a Napoli: “Questi ragazzi di solito sanno a cosa vanno incontro commettendo certe azioni, il problema è alla fonte. Mancano educatori e bisogna chiedersi innanzitutto cosa può fare la scuola per prevenire anziché curare. Talvolta l’utilizzo di social come TikTok è un modo da parte loro per comunicare che esistono”. (Raffaele Accetta/alanews)
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