Violenze carcere, ex detenuto Cacace: “Picchiati anche i pochi agenti che si opponevano ai pestaggi”
INTERVISTA INTEGRALE a Vincenzo Cacace, l’ex detenuto pestato sulla sedia a rotelle
CRONACA (Napoli). “Non posso ripensarci, vado al manicomio. Erano demoni, secondo me erano drogati, erano tutti con i manganelli. Ero sulla sedia a rotelle e sono stato il primo ad essere tirato fuori dalla cella insieme al mio piantone. Ci hanno massacrato, un ragazzo dopo 3 giorni è morto. Hanno abusato di un detenuto con un manganello, non camminava più. Dopo le violenze non ci hanno mandato nemmeno in infermeria. Mi hanno distrutto, mentalmente mi hanno ucciso. Volevano farci perdere la dignità ma l’abbiamo mantenuta. Si erano dimenticati di spegnere le telecamere sopra, un loro collega me l’ha detto. Sono stati picchiati anche quei pochi agenti che si opponevano ai pestaggi. Non erano 52, erano molti di più. Dove sono gli altri? Li hanno coperti? Voglio denunciarli perché voglio i danni morali”. Emergono nuovi dettagli sulle violenze nel carcere di Santa Maria Capua Vetere dall’intervista integrale a Vincenzo Cacace, l’ex detenuto sulla sedia a rotelle vittima dei pestaggi. (Fabrizio Rostelli/alanews)
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