Violenze, Giada: “Io madre vittima di violenze strappata dalle braccia di mio figlio”
“Chiediamo protezione, non è possibile subire ogni tipo di sopruso” commenta la donna
(Roma). “La mia storia è iniziata in quel terribile febbraio del 2010, quando mi sono permessa di lasciare il mio ex marito e da lì ha iniziato la guerra contro di me. Per ammazzarmi in vita bastava allontanare mio figlio e così ha fatto. Messaggi continui, stalking, minacce di morte, aggressioni, sputi in faccia, tutto davanti a mio figlio. Io ho denunciato perché le Istituzioni ci invitano a farlo, ma nella maggior parte delle volte veniamo strappate dai nostri figli senza alcuna protezione. Io amo mio figlio e chiedo di stare con lui, ma sto subendo dei processi per calunnia per essermi permessa di denunciare. Chiediamo protezione, semplicemente protezione” è la storia di Giada Giunti, moglie vittima di violenza e strappata dalle braccia del proprio figlio a seguito di numerosi processi penali che l’hanno investita insieme all’ex marito maltrattante. (v.ciccarelli)
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