Waters contro Zuckerberg: “Voleva usare una canzone di The Wall. Neanche per idea”
Il bassista dei Pink Floyd ha raccontato di aver rifiutato un enorme somma di denaro
(Usa). Usare una canzone di “The Wall” per una pubblicità legata a Facebook o a Instagram? Non se ne parla proprio, nemmeno in cambio di una vagonata di soldi. Il senso del discorso è questo ma Roger Waters, bassista e mente dei Pink Floyd dal carattere notoriamente irascibile, ha scelto parole ben più pesanti per scagliarsi contro una richiesta del colosso dei social network di utilizzare un suo brano, “Another Brick in the Wall – Part 2. Waters ha raccontato l’episodio durante un evento pro-Assange, mostrando una lettera “arrivata questa mattina” da Facebook in cui gli veniva fatta la richiesta, a fronte di una “enorme somma di denaro”, di usare il brano. (Emilio Moretti/alanews)
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