Whirlpool, lavoratori in corteo a Roma: “È una guerra”
Una delegazione si è recata al Mise per discutere il dossier
(Roma). I lavoratori della sede napoletana di Whirlpool – congiuntamente alle sigle sindacali associate – si sono recati in corteo dalla stazione Termini fino al Ministero dello Sviluppo Economico, dove una delegazione si è incontrata con alcuni esponenti governativi. “Una vita senza Whirlpool sarebbe difficile. Ho dato molto all’azienda. Dire ai miei figli che non posso più dargli da mangiare. In Campania è una delle ultime fabbriche. Non so che fare. Ho 48 anni. Il mio compleanno è il 27 settembre. Non so che fare. È una guerra. È il Vietnam”. Così Carlo, un lavoratore della sede napoletana di Whirlpool. “Siamo qui per chiedere al Governo di interrompere il procedimento per i licenziamenti”, ha dichiarato Benedetto, un altro lavoratore. (Lorenzo Sassi/alanews)
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