Zaki, Amnesty: “Concessione cittadinanza italiana? Valutiamo impatto su famiglia”
Noury: “Da nuovo governo attendiamo azione più incisiva”
CRONACA (Roma). “Sono trascorsi 12 mesi da quando Patrick Zaki venne arrestato all’aeroporto de Il Cairo. E’ stato sottoposto a continui rinvii della detenzione preventiva, dunque senza processo e senza nessuna prospettiva di vedere la fine di questa situazione terribile. L’appello è duplice, al governo egiziano affinché ponga fine a questo calvario, ma la chiave della cella può girare anche se il governo italiano fa qualcosa di più di quanto fatto finora, ossia un’azione più incisiva. Al prossimo governo chiediamo di tenere conto di questa moltitudine di richieste che arrivano da ogni luogo d’Italia affinché Patrick sia liberato al più presto. Amnesty sta valutando la proposta di concedere a Zaki la cittadinanza italiana: valutiamo se questa decisione possa avere un impatto, e se un impatto positivo o negativo, sulla famiglia di Patrick in Egitto. Una volta fatta questa valutazione prenderemo un posizione”. Lo ha detto il portavoce di Amnesty International Italia, Riccardo Noury, a proposito della situazione di Patrick Zaki a un anno dall’arresto in Egitto. (Andrea Corti/alanews)
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