Zuncheddu libero dopo 33 anni: “Non sono un eroe ma un sopravvissuto”
“Durante il processo avrei voluto urlare, mi sentivo un uccellino in gabbia”
(Roma). “Mi sentivo un uccellino in gabbia senza poter far nulla. Durante il processo avrei voluto urlare perché non capivo cosa stava succedendo e perché mi accusavano. Non so perché mi hanno accusato, sono errori che fanno i giudici. Non ho mai provato odio o rabbia. Aspettavo questo giorno dal momento che sono entrato in carcere. Mi chiedevano di ravvedermi per ottenere la libertà, ma di cosa dovevo ravvedermi se non avevo fatto niente? Non ho accettato. Non sono un eroe, sono un sopravvissuto”. Queste le parole di Beniamino Zuncheddu, durante una conferenza stampa presso la sede del Partito Radicale, dopo la sentenza della Corte di Appello di Roma che ha sancito la sua innocenza dopo 33 anni di carcere. (Fabrizio Rostelli/alanews)
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