Giovedì scorso, il 13 marzo 2025, è finalmente uscito in Italia il tanto atteso live action di “Biancaneve”, ispirato al primo film d’animazione Disney “Biancaneve e i sette nani” del 1937. Questo progetto ha fatto parlare di sé per oltre tre anni, non sempre per motivi positivi. Le ragioni delle polemiche sono molteplici e spaziano dalle scelte artistiche e di adattamento della Disney, fino alle posizioni politiche delle attrici protagoniste, in particolare riguardo alla situazione in Medio Oriente.
Con un budget di 250 milioni di dollari, escluse le spese di promozione, “Biancaneve” si colloca tra i film più costosi mai realizzati dalla Disney. Le scelte di marketing sono state particolarmente caute, probabilmente per mitigare ulteriori controversie. Tuttavia, le recensioni iniziali che sono emerse sono sorprendentemente positive, data la tempesta di critiche precedenti.
La direzione e il cast
La direzione di “Biancaneve” è stata affidata a Marc Webb, noto per film come “(500) giorni insieme” e “The Amazing Spider-Man”. La sceneggiatura è stata riadattata da Greta Gerwig, regista e autrice del fenomeno “Barbie”, e da Erin Cressida Wilson. Rachel Zegler, che interpreta il ruolo di Biancaneve, è stata scelta nel 2021, suscitando immediatamente polemiche. La decisione di affidare il ruolo a un’attrice di origini latinoamericane ha scatenato una reazione da parte di una parte del pubblico, nostalgica del personaggio originale descritto come “dalla pelle bianca come la neve”. Questo è in linea con l’approccio della Disney di rivisitare i suoi classici superando stereotipi razziali, come già visto nel caso de “La Sirenetta”.
Zegler, durante gli eventi promozionali, ha alimentato ulteriormente le polemiche dichiarando che molte parti della trama originale sono superate e ha descritto il personaggio del principe come “uno stalker”. Queste affermazioni hanno acceso il dibattito tra i puristi del film originale e coloro che accolgono con favore il tentativo della Disney di modernizzare i suoi racconti.
Controversie sui personaggi
Un altro tema controverso riguarda la rappresentazione dei personaggi dei nani. Peter Dinklage, attore noto per il suo ruolo in “Il Trono di Spade” e affetto da acondroplasia, ha criticato la Disney per non aver adattato la rappresentazione di questi personaggi alle nuove sensibilità sociali. Nonostante Disney avesse promesso di consultare esperti con acondroplasia, la scelta di utilizzare la CGI per rappresentare i nani, piuttosto che attori in carne e ossa, ha sollevato ulteriori polemiche.
La questione più delicata che ha accompagnato la promozione del film è stata, senza dubbio, quella delle posizioni politiche delle due protagoniste. Rachel Zegler e Gal Gadot, l’attrice che interpreta la matrigna, hanno avuto divergenze significative riguardo alla situazione in Medio Oriente. Gadot, israeliana, ha espresso pubblicamente il suo supporto per Israele dopo l’attentato di Hamas del 7 ottobre 2023, sostenendo che la comunità internazionale non facesse abbastanza per tutelare il suo paese. Dall’altro lato, Zegler ha dato voce alla causa palestinese, utilizzando i suoi social per sensibilizzare su questa tematica e sostenere iniziative umanitarie. Questo contrasto di opinioni ha reso la situazione particolarmente tesa, creando un terreno fertile per la speculazione e le polemiche.
Le recensioni e il futuro del film
Tuttavia, le recensioni pubblicate da Variety, una delle riviste specializzate più rispettate, hanno sorpreso molti. Critici come Owen Gleiberman e Katcy Stephan hanno elogiato il film, definendolo “uno dei migliori adattamenti in live action di un cartone animato Disney”. Gleiberman ha sottolineato che la Disney si è salvata dalla polemica sui sette nani, evitando di definirli come tali e rappresentandoli invece come creature dei boschi simili agli hobbit, una scelta che ha trovato non offensiva. Inoltre, ha rivelato che Biancaneve non prende il nome dal colore della sua pelle, ma perché è nata durante una tempesta di neve.
La storia d’amore nel film ha subito alcune modifiche per renderla più contemporanea, mantenendo però l’essenza romantica del racconto originale. Secondo Gleiberman, questa nuova narrazione ricorda “Frozen” per la sua freschezza e la profondità dei personaggi. La performance di Rachel Zegler è stata unanimemente lodata, contribuendo a dare vita a un personaggio femminile complesso e affascinante, che si distacca dall’immagine stereotipata del passato.
Il film, pur attraversato da controversie e polemiche, sembra quindi avere trovato una sua strada nel cuore del pubblico e della critica. La sfida per Disney sarà ora quella di mantenere vivo l’interesse e affrontare le questioni sollevate in modo costruttivo, mentre il mondo intero attende di vedere come si evolverà la storia di Biancaneve nella sua nuova incarnazione.