Forlì e Cesena sigleranno un protocollo d’intesa venerdì per presentare una candidatura congiunta a Capitale italiana della cultura 2028. La candidatura, formalmente del Comune di Forlì, mira a valorizzare le bellezze artistiche del territorio
Il 9 aprile 2025 rappresenta una data fondamentale per le città di Forlì e Cesena, che si uniscono in un’intesa storica per presentare una candidatura unica come Capitale italiana della cultura 2028. Questo protocollo d’intesa, che sarà ufficialmente firmato nella sede della provincia di Forlì-Cesena, offre un’opportunità straordinaria per valorizzare il patrimonio culturale e artistico di un territorio ricco di storia e tradizioni. La scelta di collaborare in modo congiunto evidenzia non solo la volontà di promuovere le singole identità delle due città, ma anche di creare un’alleanza strategica per attrarre l’attenzione su un’area che ha molto da offrire.
Un approccio sinergico
La candidatura, pur formalmente presentata dal Comune di Forlì per motivi burocratici, verrà elaborata in modo sinergico, garantendo pari dignità a entrambe le città. Questo approccio non è solo simbolico, ma riflette la realtà di un territorio che, pur avendo le sue caratteristiche distintive, è interconnesso in molteplici aspetti culturali, sociali ed economici. Forlì, con il suo patrimonio artistico che include capolavori di artisti come Melozzo da Forlì, e Cesena, famosa per la Biblioteca Malatestiana, una delle più antiche biblioteche pubbliche d’Europa, si pongono come un’unica entità culturale pronta a brillare nel panorama nazionale.
Scadenze e preparazione del dossier
La scadenza per la presentazione della manifestazione d’interesse al Ministero della Cultura è fissata per il 3 luglio 2025. Questo termine rappresenta una sfida significativa, poiché le città devono preparare un dossier progettuale che non solo metta in luce le loro bellezze artistiche, ma che delinei anche un piano strategico per coinvolgere la comunità locale e stimolare il turismo culturale. Il dossier deve essere inviato entro il 25 settembre, e in esso dovranno essere inclusi programmi specifici, eventi e iniziative capaci di attrarre visitatori e creare un impatto duraturo sul territorio.
La giuria e le audizioni
La giuria di esperti che valuterà le candidature è composta da sette membri, incaricati di esaminare attentamente i progetti presentati. Le dieci città finaliste saranno annunciate entro il 18 dicembre 2025, e i progetti saranno ulteriormente approfonditi attraverso audizioni pubbliche che si svolgeranno presso il Ministero della Cultura. Questa fase di audizioni, prevista entro il 12 marzo 2026, offrirà un’importante opportunità per le città di presentare le loro idee in modo diretto e coinvolgente, evidenziando l’impatto positivo che la cultura può avere sulla comunità e sull’economia locale.
Essere nominati Capitale italiana della cultura comporta non solo un prestigio significativo, ma anche un contributo economico di un milione di euro, destinato a finanziare le attività progettate. Questa risorsa rappresenta una spinta fondamentale per sviluppare un programma culturale di ampio respiro, che possa attrarre visitatori da tutto il Paese e dall’estero, promuovendo così un’immagine fresca e dinamica di Forlì e Cesena.