Coronavirus, da abiti di scena a mascherine: sarte del Teatro Regio cuciono per beneficienza
Il sovrintendente Schwarz: “Abbiamo l’attività ferma, perché non aiutare da casa?”
CULTURA (Torino). “Siamo tutti sulla stessa barca, stiamo vivendo lo stesso incubo. Mia suocera era infermiera e a Praga non trovava le mascherine nelle farmacie e ha iniziate a farle a casa, quindi ho pensato: ora che abbiamo l’attività ferma, perché le sarte del Regio non possono fabbricarle? E loro si sono rese subito disponibili, ovviamente da casa” Sebastian Schwarz, sovrintendente del Teatro Regio di Torino, spiega così l’iniziativa che ha portato le sue sarte a cucire non più gli abiti di scena ma delle mascherine per l’emergenza Coronavirus. “Abbiamo recuperato il tessuto che avevamo in sartoria, stiamo lavorando con i pochi mezzi che abbiamo, non è un lavoro precisissimo perché usiamo le nostre macchine casalinghe. Lo facciamo tutte con piacere” racconta la sarta Mimma Scattino. “Loro le fanno in bianco, a me l’han fatta nera per abbinarla agli occhiali” precisa il sovrintendente. ()
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