Crescita della "manosfera": contenuti misogini e antifemministi invadono i social degli adolescenti - Alanews.it
Negli ultimi anni, il fenomeno della manosfera ha preso piede, diffondendo contenuti misogini e antifemministi tra le giovani generazioni sui social media. Questo termine, tradotto in italiano come “manosfera”, fa riferimento a una rete di account, forum, siti web e influencer che promuovono opinioni fortemente critiche nei confronti del femminismo e delle donne, sostenendo che gli uomini siano le vere vittime di una società che favorisce le donne. Questa rete è composta da movimenti e gruppi eterogenei che condividono una visione del mondo in cui le ingiustizie subite dagli uomini vengono amplificate, spesso a scapito della realtà e del rispetto per le donne.
Fino a poco tempo fa, il termine “manosfera” era utilizzato principalmente in ambiti accademici e tra coloro che studiavano questi fenomeni sociali. Tuttavia, l’attenzione mediatica su questo fenomeno è aumentata notevolmente, soprattutto a seguito della rielezione di Donald Trump, che ha beneficiato del cosiddetto “bro vote”, il voto dei giovani maschi spesso influenzati da contenuti legati alla manosfera. Inoltre, la serie di Netflix “Adolescence” ha messo in luce il potere di queste idee sugli adolescenti, rendendo il pubblico più consapevole e preoccupato per l’impatto di tali discorsi.
La manosfera comprende diversi gruppi, tra cui:
Il fenomeno degli incel è emerso in modo preoccupante negli ultimi anni, spesso associato a episodi di violenza. Questi individui si considerano vittime di un sistema che li discrimina e, in alcuni casi estremi, hanno sfogato la loro rabbia in atti di violenza, come nel caso di Elliot Rodger, che nel 2014 uccise sei persone in California. Questi eventi hanno attirato l’attenzione sulla pericolosa ideologia che permea la comunità incel, dove la misoginia diventa un elemento centrale della propria identità.
L’accesso ai contenuti della manosfera è diventato più facile grazie all’avvento delle piattaforme social che utilizzano algoritmi di raccomandazione. Adolescenti e giovani uomini che si registrano su TikTok, Instagram o YouTube si trovano frequentemente esposti a contenuti di figure come Andrew Tate, un noto personaggio della manosfera, che promuove una visione estremamente negativa delle donne. Tate sostiene che solo le donne senza esperienza romantica siano desiderabili e che gli uomini debbano evitare qualsiasi manifestazione di vulnerabilità. Tali messaggi, spesso mascherati da consigli di vita o di successo, hanno la capacità di radicarsi profondamente nelle menti dei giovani, influenzando le loro percezioni sulle relazioni e sull’identità maschile.
Le ricerche indicano che molti ragazzi, attratti inizialmente da consigli per migliorare la propria vita sociale o fisica, finiscono per identificarsi con le ideologie della manosfera. Beatrice Petrella, giornalista e autrice di un podcast dedicato alla questione degli incel in Italia, evidenzia come l’algoritmo di TikTok identifichi rapidamente i giovani maschi e gli proponga contenuti legati alla manosfera, creando così una spirale di disinformazione e radicalizzazione. Molti di questi ragazzi, spesso in cerca di aiuto e supporto, si ritrovano a dare la colpa alle donne per le loro insoddisfazioni, trovando in queste ideologie un facile capro espiatorio.
La serie “Adolescence” rappresenta un esempio lampante di come questi temi vengano affrontati nella cultura popolare. Il protagonista, Jaimie, esprime convinzioni tipiche della manosfera, credendo che la maggior parte delle donne sia attratta solo da un ristretto gruppo di uomini. Questo tipo di pensiero, sebbene non venga esplicitamente etichettato come incel, riflette una cultura di sfiducia e di rifiuto che permea il linguaggio e le relazioni tra i giovani.
Statistiche recenti rivelano la diffusione di convinzioni antifemministe tra i giovani. Un’indagine condotta nel 2020 in Gran Bretagna ha mostrato che il 50% dei giovani uomini intervistati riteneva che il femminismo rendesse la vita più difficile per loro. In Spagna, un sondaggio del 2024 ha rivelato che il 52% dei ragazzi dai 16 ai 24 anni crede che il femminismo abbia esagerato, portando a una discriminazione degli uomini. Questi dati evidenziano una crescente normalizzazione di ideologie misogine tra i giovani, spesso trasmesse attraverso meme e contenuti comici sui social media.
La questione è complessa e radicata in una cultura più ampia che già giustifica e normalizza comportamenti misogini. I giovani non sono semplicemente “vittime” di contenuti tossici; piuttosto, questi contenuti si innestano su convinzioni già presenti nella società. La comprensione di come la manosfera influenzi la psicologia e le relazioni dei giovani è fondamentale per affrontare questo fenomeno e per creare strategie efficaci di intervento educativo e comunicativo.
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