Mario Vargas Llosa, noto scrittore peruviano e premio Nobel per la letteratura nel 2010, è deceduto a Lima all’età di 89 anni. I funerali saranno privati e le sue spoglie saranno cremate. Autore di capolavori come ‘La città e i cani’, il suo pensiero sulla letteratura come simbolo di libertà è stato fondamentale
Mario Vargas Llosa, uno dei più influenti scrittori contemporanei e premio Nobel per la letteratura nel 2010, è deceduto ieri a Lima, sua città natale. La notizia è stata diffusa da suo figlio Álvaro attraverso un post sul social network X, esprimendo il profondo dolore della famiglia: “Nostro padre, Mario Vargas Llosa, è morto oggi a Lima, circondato dalla sua famiglia e in pace”. Lo scrittore, che ha compiuto 89 anni il 28 marzo, lascia un’eredità letteraria e culturale di straordinaria importanza.
La vita e le opere di Vargas Llosa
Nato ad Arequipa, Vargas Llosa ha dedicato la sua vita alla scrittura, diventando un emblema della letteratura sudamericana. Tra le sue opere più celebri si annoverano romanzi come “La città e i cani” e “La casa verde”, testi che hanno segnato un punto di svolta nella narrativa latinoamericana. La sua scrittura si caratterizza per la profonda analisi della realtà sociale e politica, nonché per la capacità di esplorare le contraddizioni umane.
Il pensiero e l’eredità letteraria
Il suo pensiero letterario si è sempre orientato attorno a concetti di libertà e ribellione. “La finzione è sempre una denuncia, è la prova di una rivolta”, affermava nel 1969, sottolineando il ruolo del romanziere come un osservatore critico della società. A sei anni dall’uscita del suo romanzo d’esordio, Vargas Llosa delineava così la propria poetica, che si proponeva di scompaginare la realtà per far emergere le sue contraddizioni e falsità. La letteratura, per lui, non era solo un mezzo di espressione, ma un potente strumento di liberazione.
L’impegno civile e il lascito culturale
Vargas Llosa ha anche avuto un’importante carriera come intellettuale pubblico, partecipando attivamente al dibattito politico in Perù e all’estero. La sua visione della letteratura come simbolo della libertà è emersa chiaramente in diverse interviste, tra cui quella del 2021 alla Fiera della piccola e media editoria “Più libri più liberi” a Roma. In quell’occasione, lo scrittore sottolineò come la pandemia avesse riacceso l’interesse per la lettura: “Durante la pandemia, molti hanno riscoperto il valore della letteratura. In molti paesi hanno venduto più libri. La cultura crea sensibilità”.
Nonostante il suo status di celebrità, Vargas Llosa ha sempre mantenuto una certa riservatezza, fuggendo l’attenzione dei rotocalchi. La sua vita e la sua opera rappresentano un faro di speranza e di impegno civile, un richiamo all’importanza della libertà di espressione e alla potenza evocativa della parola scritta. Per volontà della famiglia, i funerali saranno celebrati in forma privata e le sue spoglie saranno cremate, rispettando così le ultime volontà di un uomo che ha dedicato la sua vita alla letteratura e alla libertà.