Roma si preparà a riaccogliere Prem Rawat, il profeta di pace
L’evento, intitolato “Trovare la pace oltre il rumore del mondo”, si svolgerà presso l’Auditorium della Conciliazione. Rappresenterà l’unica occasione per ascoltare le parole del divulgatore in Italia nel corso del 2024
CULTURA (Roma). “Trovare la pace oltre il rumore del mondo”: è questo il titolo dell’evento che alle 18:00 di sabato 22 giugno 2024 vedrà protagonista Prem Rawat. Si svolgerà presso l’Auditorium della Conciliazione di Roma e rappresenterà l’unica occasione per ascoltare le parole dell’oratore indiano in Italia nel corso del 2024. L’incontro, gratuito e aperto al pubblico su prenotazione fino all’esaurimento dei posti disponibili, sarà condotto dal giornalista Gianluca Fabi.In un periodo storico caratterizzato da conflitti in corso e tensioni sempre più accentuate, il messaggio di pace di Rawat, privo di legami con qualsivoglia convinzione politica, etica o religiosa, può rappresentare una boccata di aria fresca. La sua filosofia, infatti, prevede un approccio alla vita basato sull’antico adagio “conosci te stesso” e sui passi da compiere per raggiungere la pace interiore. Rawat propone a chi lo ascolta di allontanarsi dal rumore del mondo esterno e dalle preoccupazioni per entrare in sintonia con il proprio io. L’oratore ritiene essenziale imparare ad ascoltarsi attraverso la meditazione per raggiungere uno stato di serenità che nessuna fonte esterna può dare. L’argomento è al centro dell’ultimo libro di Rawat, “Impara ad ascoltarti”, pubblicato in Italia da BUR Rizzoli e presentato a Milano nel 2020 da Filippa Lagerback.Rawat è convinto dell’efficacia del percorso verso la pace interiore di cui parla nel corso dei suoi interventi e da cinquant’anni si impegna a divulgarlo in tutto il mondo. Dal suo punto di vista, l’unico modo per raggiungere la serenità a livello globale è fare in modo che ogni individuo entri in contatto con la propria interiorità e impari a convivere con se stesso. Anche suo padre, morto quando Rawat era solo un bambino, portava avanti questi insegnamenti e fin da giovanissimo l’oratore ha scelto di seguire le sue orme. A soli 13 anni si è lasciato alle spalle l’India per raggiungere l’Inghilterra, dove le sue idee sono state accolte fin da subito con grande entusiasmo. Dopo essersi costruito una famiglia, Rawat si è trasferito negli Stati Uniti, dove ha portato avanti la sua instancabile attività di divulgatore errante.Nel corso degli anni gli eventi di Rawat sono diventati sempre più gettonati e si stima che nel corso del 2019 la sua divulgazione tramite i media, la stampa, i corsi di formazione (online e offline) e i podcast abbia raggiunto più di un miliardo di persone. Ha registrato dei numeri importanti anche su TouTube, con oltre 500mila iscritti ai vari canali aperti e più di 110 milioni di visualizzazioni. Inoltre, nel 2023 Rawat ha parlato a Gaya, in India, di fronte quasi 380.000 persone e ha ottenuto il nuovo primato mondiale certificato dal Guinness World Record per il pubblico più numeroso presente a una conferenza.Risale al 2001 la creazione di The Prem Rawat Foundation – TPRF, una fondazione che non si limita a fornire aiuti umanitari a chi ne ha bisogno (mettendo a disposizione, per esempio, cibo, acqua e istruzione), ma cerca anche di aiutare le persone a raggiungere la pace. Per condividere gli insegnamenti di Rawat a una platea più ampia possibile, includendo anche le persone più vulnerabili, sono stati anche creati i programmi Food For People, con in quale la fondazione è intervenuta in India, Nepal e Ghana, e il Programma di Educazione alla Pace (PEP). Quest’ultimo comprende dei corsi educativi creati su misura per i contesti che ospitano delle comunità fragili, tra cui le strutture riabilitative, i centri di sanità mentali, gli istituti penali, i centri per i rifugiati e gli ospedali.Diffusi in oltre 75 Paesi del mondo, i corsi del Programma di Educazione alla Pace si basano su dieci temi fondamentali degli insegnamenti di RawatLa pace;La capacità di apprezzare;La forza interiore;La consapevolezza di sé;La chiarezza;La comprensione;La dignità;La capacità di scegliere;La speranza;La felicità.Nel 2021 il Senato italiano ha siglato un accordo che prevede l’applicazione del protocollo educativo PEP nelle carceri. Finora è stato adottato in vari istituti penitenziari e si è rivelato uno strumento di riabilitazione efficace. Tra gli istituti che hanno deciso di introdurre il protocollo Rebibbia e Regina Coeli a Roma, la Casa Circondariale di Latina (sia nella sezione maschile che in quella femminile) e le Case Circondariali di Venezia (anche in questo per entrambi i sessi). In autunno i corsi del Programma di Educazione alla Pace prenderanno il via in altre strutture detentive.Per portare gli insegnamenti di Rawat anche nelle scuole, la fondazione ha lanciato il progetto PEP EDU, che finora in Italia si è concretizzato con te progetti pilota avviati in Toscana, Sicilia e Veneto. (Redazione alanews)
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