TORINO, 15 APR – Oltre 500 musei fanno parte del circuito di Abbonamento Musei, un’iniziativa che ha rivoluzionato la cultura in Piemonte, Lombardia e Valle d’Aosta. In trent’anni, sono state vendute 2.268.519 tessere, generando quasi 70 milioni di euro per le strutture. Si festeggiano con sconti e un evento speciale alla Reggia di Venaria. “Continueremo a innovare per rendere la cultura accessibile a tutti”, afferma il presidente Alberto Garlandini
L’Abbonamento Musei, un’iniziativa che ha rivoluzionato l’approccio alla cultura in Piemonte, Lombardia e Valle d’Aosta, celebra quest’anno un traguardo significativo: il suo trentesimo compleanno. Con oltre 500 musei e strutture culturali aderenti, il programma si è affermato come un punto di riferimento per la promozione del patrimonio culturale, non solo a livello regionale ma anche europeo. Lanciato grazie alla collaborazione tra gli assessorati alla Cultura della Città di Torino, della Regione Piemonte e della Provincia di Torino, l’Abbonamento Musei è diventato un vero e proprio hub per l’innovazione nell’accessibilità culturale.
Un percorso di successo
Dal suo esordio nel 1995, il programma ha registrato numeri impressionanti: sono state vendute più di 2.268.519 tessere e si contano oltre 14.623.759 visite nei musei del circuito. Questo afflusso di visitatori ha generato un impatto economico significativo, con quasi 70 milioni di euro reinvestiti nelle strutture partecipanti, contribuendo così a sostenere e valorizzare l’offerta culturale locale.
Uno dei momenti chiave nella storia dell’Abbonamento Musei è stato l’introduzione, nel 1998, del biglietto unico per i musei di Torino, una misura che ha semplificato l’accesso ai vari spazi espositivi. Inoltre, nel 2003, è stato lanciato il programma “Am Club”, che organizza visite speciali e attività esclusive per gli abbonati, arricchendo ulteriormente l’esperienza culturale.
Innovazione e adattamento
Negli ultimi anni, l’Abbonamento Musei ha saputo adattarsi ai cambiamenti del panorama culturale, dotandosi di strumenti all’avanguardia come la piattaforma di business intelligence Dedalo. Questa tecnologia permette ai musei di analizzare in profondità il comportamento e le abitudini del pubblico, fornendo dati preziosi per migliorare le proprie attività e ottimizzare l’offerta. Grazie a queste innovazioni, le istituzioni culturali possono rispondere meglio alle esigenze dei visitatori, creando esperienze sempre più coinvolgenti.
Dal 2015, l’iniziativa si è espansa in Lombardia, segnando l’inizio di una dimensione interregionale. Questo processo di crescita si è concretizzato nel 2017 con il cambio di statuto e si è ulteriormente ampliato con l’inclusione della Valle d’Aosta nel 2019. Tale espansione ha permesso di unire diverse realtà culturali e di creare un network più ampio, capace di attrarre un numero sempre maggiore di appassionati d’arte e cultura.
Celebrazioni e futuro
Per celebrare i trent’anni di attività, l’Associazione ha programmato una serie di iniziative coinvolgenti. Gli abbonati potranno usufruire di uno sconto del 30% su tutte le nuove tessere e i rinnovi, incentivando così un’ulteriore diffusione dell’abbonamento. Inoltre, è stato ideato un programma che premia chi visiterà il maggior numero di musei piemontesi tra il 17 aprile e il 25 maggio, stimolando l’interesse e la partecipazione attiva del pubblico.
La celebrazione culminerà il 24 maggio con una grande festa presso la magnifica Reggia di Venaria, un evento riservato a tutti gli abbonati. Alberto Garlandini, presidente dell’associazione Abbonamento Musei, ha commentato: “Trent’anni di impegno culturale sono un traguardo straordinario che testimonia la nostra dedizione a rendere la cultura accessibile a tutti. Guardando al futuro, continueremo a innovare e a espandere la nostra rete, per offrire sempre nuove opportunità di scoperta e di arricchimento personale ai nostri abbonati”.
Questa celebrazione non rappresenta solo un momento di festa, ma anche un’occasione per riflettere sull’importanza della cultura come strumento di unione e crescita personale. Con l’Abbonamento Musei, il patrimonio culturale diventa un bene condiviso, accessibile a tutti, un passo fondamentale verso una società più inclusiva e consapevole.