Impresa straordinaria: italiano percorre a piedi quattro continenti
Nicolò Guarrera, l’italiano che ha camminato per quattro continenti, è partito da Malo nel 2020 con un carrellino. Seguendo il suo viaggio avventuroso, ha accumulato oltre 350mila follower su Instagram, condividendo esperienze e riflessioni sul viaggio sostenibile. Già progettava un libro alla fine della sua impresa.
Nicolò Guarrera, un giovane proveniente da Malo, un comune di 14mila abitanti in provincia di Vicenza, ha intrapreso un’avventura straordinaria che ha catturato l’attenzione di centinaia di migliaia di follower sui social media. Con il soprannome di “Pieroad”, Guarrera ha intrapreso un viaggio a piedi che lo ha portato a esplorare quattro continenti: Europa, America, Oceania e Asia. Partito il 9 agosto 2020, poco dopo la fine del primo lockdown, ha dimostrato che la passione e la determinazione possono trasformarsi in un’esperienza indimenticabile, nonostante le avversità.
La sua avventura è iniziata con un’idea semplice ma audace: scoprire il mondo camminando, il modo più arcaico e autentico di viaggiare. Le restrizioni legate alla pandemia non lo hanno scoraggiato; al contrario, ha affrontato l’incertezza con coraggio, portando con sé un carrellino da trekking, affettuosamente chiamato “Ezio”, in grado di trasportare fino a cinquanta chili di attrezzatura.
Dopo aver attraversato la Francia e la Spagna seguendo i sentieri del famoso Cammino di Santiago, Guarrera ha proseguito il suo cammino verso le isole Canarie. Qui, ha preso un catamarano per attraversare l’oceano Atlantico, approdando a Panama. La sua avventura in America è stata caratterizzata da paesaggi mozzafiato e incontri indimenticabili. Dalla giungla ecuadoriana alle Ande peruviane, Guarrera ha camminato per mesi, immergendosi nelle culture locali e interagendo con le persone lungo il suo cammino.
Un momento particolarmente significativo è stato il suo soggiorno in Cile, dove ha trascorso quasi un anno. “Camminare in Cile è stata un’esperienza unica”, racconta. “Ogni chilometro portava con sé un nuovo paesaggio, una nuova cultura.” La sua ultima tappa in America Latina è stata Ushuaia, la città più australe del mondo, dove ha sentito di aver raggiunto un simbolico punto di arrivo.
Nel 2023, Guarrera ha messo piede in Asia, iniziando il suo viaggio dall’India. Qui ha affrontato sfide inaspettate, come la difficoltà nella comunicazione e la burocrazia. “Nonostante l’India sia stata una colonia britannica, la maggior parte della popolazione non parla inglese”, spiega. Un episodio memorabile è stato quando un cane lo morse mentre dormiva, costringendolo a un trattamento antibiotico di tre settimane.
Dopo un lungo viaggio in India, Guarrera ha dovuto modificare i suoi piani a causa delle restrizioni burocratiche. “Il visto per il Pakistan durava solo trenta giorni, un tempo insufficiente per attraversare un paese così vasto”, afferma. Così, ha deciso di volare in Oman e risalire la penisola arabica, attraversando diversi paesi come Emirati Arabi, Arabia Saudita e Iran, fino a rientrare in Europa attraverso la Georgia e la Turchia.
Il viaggio di Guarrera non è stato solo un’esperienza di esplorazione fisica, ma anche un profondo percorso di crescita personale. Ha imparato a gestire risorse limitate, come l’acqua nel deserto, e ha acquisito competenze manuali per riparare gli oggetti. “Quando sei lontano da casa, le piccole cose che dai per scontate diventano fondamentali”, riflette. “Insegna a essere più responsabili e a rispettare l’ambiente.”
La sua avventura ha attirato l’attenzione non solo per il suo spirito avventuroso, ma anche per la sua capacità di connettersi con le persone e raccontare storie. Guarrera ha costruito una comunità di sostenitori, finanziando il suo viaggio attraverso donazioni e un canale Patreon. “Non avrei mai immaginato di avere così tante persone che seguono il mio cammino”, confida.
Attualmente, Guarrera si trova in Grecia, in una fase di “rilassamento” dopo anni di cammino. “In Europa, il viaggio è molto diverso. Non c’è più la tirannia del passaporto che ho sperimentato in Asia”, osserva. Guarrera si considera un “privilegiato”, consapevole che il suo passaporto italiano gli consente di accedere a molte più opportunità rispetto ad altri viaggiatori.
In futuro, Nicolò Guarrera ha in programma di pubblicare un libro che raccoglierà le sue esperienze. “Voglio condividere la mia storia”, afferma con entusiasmo. Ha anche lasciato aperta la possibilità di un futuro viaggio in Africa, un continente che non ha ancora esplorato: “Sarebbe bello visitarlo come si deve, magari dedicandogli un viaggio apposito. Per ora, però, è tempo di tornare a casa e riflettere su tutto ciò che ho vissuto”.
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