“Il ricorso in atto è per circa 4,5 miliardi” una cifra che “significa poter avere l’universalità degli ammortizzatori in questo Paese piuttosto che un intervento significativo per rendere più agevole il percorso delle pensioni invece che continuare ad innalzare l’età. Occorre una gestione più oculata del debito pubblico, non speculativa. Non sta nell’intelligenza comune avere come consulente colui che ti vende i derivanti di protezione del debito, perché gli interessi sono chiaramente divergenti”: così la segretaria generale della Cgil Susanna Camusso a margine della conferenza stampa di presentazione del ricorso alla Corte dei Conti contro Morgan Stanley.
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